Firenze è una delle città più incantevoli d’Italia, ricca di arte e storia. Oltre a visitare le sue attrazioni più famose come la Galleria degli Uffizi o la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, per imparare a conoscerla sul serio ti consigliamo di fare un salto anche nelle caffetterie storiche di Firenze, che ne custodiscono gelosamente l’anima colta e antica. Si tratta di autentici fiori all’occhiello della città gigliata, che ha una lunga tradizione: i primi caffè aprirono addirittura negli anni ’30 del Settecento.
Caffè storici in Piazza della Repubblica
Alcuni luoghi sono legati alla loro presenza in modo indissolubile: è il caso di Piazza della Repubblica, da dove comincia il nostro viaggio nel tempo esplorando ben tre locali storici.
Gilli, il più antico di tutti
Tra i caffè storici di Firenze, Gilli può fregiarsi del titolo di “più antico”: era il 1733 quando una famiglia svizzera aprì il locale a due passi dal Duomo, in via Calzaiuoli. Diventato ben presto il salotto della città, nel 1860 si trasferì in via degli Speziali, in ambienti più spaziosi. Solo negli anni ’20 del Novecento il locale raggiunse l’attuale ubicazione in Piazza della Repubblica, dove diventò uno degli eleganti caffè letterari frequentati da intellettuali e artisti dell’epoca, tra cui Marinetti, Boccioni e Carrà.
Proprio all’esterno di questo bar fu scattata nel 1951 “American girl in Italy”, la celebre fotografia di Ruth Orkin che immortala la passeggiata di una giovane ragazza americana tra l’ammirazione e la curiosità degli uomini che la osservano camminare.

“American girl in Italy” di Ruth Orkan, foto scattata davanti al Gilli
Oggi il caffè che viene servito al Gilli è considerato dai fiorentini uno dei più buoni di tutta la città.
Le Giubbe Rosse, polo di arte e cultura per un noto caffè di Firenze
Correva l’anno 1897 quando i fratelli Reininghaus fondarono la loro birreria in Piazza Repubblica, diventata inizialmente famosa per le casacche scarlatte dei suoi camerieri. In difficoltà nel pronunciare il cognome dei fondatori tedeschi, i fiorentini ribattezzarono il locale ispirandosi a quelle divise così appariscenti.
Nei primi anni del Novecento, Le Giubbe Rosse diventò luogo d’incontro per intellettuali e artisti, in particolare per i futuristi fiorentini dopo la pubblicazione del Manifesto Futurista nel 1909. Ancora oggi contiene quadri, foto, disegni e memorie lasciate qui da scrittori e pittori. Attualmente chiuso per ristrutturazione, dovrebbe riaprire i battenti ad aprile 2020.
Caffè Concerto Paszkowski e la sua antica tradizione musicale
Completa il trio di caffetterie storiche di Firenze nella splendida Piazza Repubblica il Caffè Concerto Paszkowski, fondato nel 1846 come Caffè Centrale e passato nel 1904 alla famiglia polacca Paszkowski. Qui, evento molto raro per l’epoca, ai primi del Novecento si esibì anche un’orchestra femminile, avviando una tradizione musicale proseguita fino ai giorni nostri.
Oggi le eleganti sale decorate in Art Déco con pareti in legno pregiato del Caffè Concerto Paszkowski ospitano esibizioni musicali, convegni e sfilate di moda. Ma sono, soprattutto, una tappa obbligata per chi non vuole perdersi un pezzo importante della storia di Firenze. Anzi, d’Italia: dal 1991, il locale è ufficialmente Monumento Nazionale.
Caffè a Firenze: Rivoire, Piazza della Signoria
Fornitore della Casa Reale di Savoia, il torinese Enrico Rivoire sceglie il prestigioso palazzo Lavison per aprire la sua “Fabbrica di Cioccolata a Vapore” nel 1872. Siamo nella splendida Piazza della Signoria all’angolo con via Vacchereccia, da cui si può godere di una meravigliosa vista che comprende Palazzo Vecchio.
Non un semplice caffè, quindi: Rivoire porta con sé l’abilità dei suoi maestri cioccolatieri, che ha contribuito a rendere questo posto un luogo di culto del capoluogo toscano. Una tradizione sopravvissuta allo scorrere del tempo, visto che ancora oggi i fiorentini acquistano qui le deliziose specialità del Rivoire, tra cui le scorzette di limone ricoperte di cioccolato.
Caffè a Firenze: Caffè Michelangiolo, via Cavour
Fondato a metà dell’Ottocento nell’allora via Larga (oggi via Cavour), anche il Caffè Michelangiolo rientra di diritto tra le caffetterie più antiche d’Italia. Diventato ben presto un rumoroso luogo di confronto per patrioti e artisti, da qui i Macchiaioli rivoluzionarono la pittura italiana con il loro movimento artistico.
Oggi del Caffè Michelangiolo rimane solo l’eco di tempi lontani. I suoi ambienti sono stati recuperati per ospitare il Museo Leonardo da Vinci e una serie di mostre ed eventi culturali, legati al fermento culturale che aveva contraddistinto una delle più affascinanti caffetterie storiche di Firenze.
Il nostro giro d’Italia alla scoperta dei suoi locali storici continua. Scopri i caffè più antichi di Bari: anche qui troveremo un vecchio fornitore della Casa Reale di Savoia.