Quando si parla di “pausa”, che sia al lavoro, a scuola, o semplicemente un momento per sé, il caffè oggi è il vero protagonista. Grazie al suo potere sociale ed energizzante, corona le pause da decenni. E se si tratta di caffè biologico (o organico), la pausa è ancora più piacevole. Di cosa si tratta di preciso?
Il miglior caffè biologico che puoi trovare in commercio è coltivato e lavorato secondo metodi eco-friendly, ovvero che rispettano l’ambiente in ogni sua forma. I chicchi vengono quindi coltivati senza l’utilizzo di sostanze chimiche e nel più totale rispetto della natura locale, evitando cioè di disboscare aree di foresta per aumentare la produzione.
L’utilizzo di concimi è permesso, con l’unica restrizione che questi siano naturali e non dannosi, mentre i pesticidi sono rigorosamente vietati. Per proteggere le piante quindi si utilizzano metodi naturali come altre piante o insetti, tutte conoscenze tramandate da secoli da quelle popolazioni che il caffè lo conoscono in prima persona.
Interessante è l’aspetto vegetativo che una coltivazione di caffè biologico necessita. Spesso infatti, nelle coltivazioni intensive, la naturale vegetazione che cresce attorno alla pianta del caffè viene eliminata per offrire più spazio, con un conseguente aumento dell’utilizzo di prodotti chimici per nutrire il terreno.
Quando la coltivazione è biologica invece la vegetazione circostante viene preservata, o al massimo sostituita da piante di leguminose, note per rilasciare in modo naturale importanti sostanze nutritive nel terreno.
La cosa bella è che tutto questo si trasmette anche sulle qualità aromatiche e di gusto della bevanda finale. Un caffè coltivato con metodi naturali preserva tutte quelle caratteristiche, diverse da terreno a terreno, che il territorio dona alla pianta.
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